Archivio Progetti - Claude Moschelli

COACH & TRADUTTORE
Dott. Claude Moschelli
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Archivio Progetti

SEMINARIO FORMATIVO
"COME SFRUTTARE IL PROPRIO POTENZIALE"
28 GIUGNO 2014 – Hotel "La Bussola" - S.S. 114 Siracusa-Priolo Gargallo .

Grande successo al seminario formativo tenuto il 28 Giugno 2014 presso l’Hotel "La Bussola" - S.S. 114 Siracusa-Priolo Gargallo .
Obiettivo del seminario: sfruttare al meglio le capacità inespresse ed essere vincenti
Tra i temi che lo scrittore-relatore ha affrontato:
formazione e sviluppo personale, forme di comunicazione/congruenza le nostre "Storie"(paradigmi): credenze, convinzioni; le conseguenze del nostro modo di pensare, di esprimerci e di agire; cosa ci impedisce di raggiungere gli obiettivi auspicati; come misurare il proprio livello di responsabilità, le nostre paure; il potere delle emozioni;  Azioni-Reazioni-Resistenza-Decisioni (desideri-speranze); l’immagine di sé; là mente conscia; il potere del subconscio: programmi-abitudini-percezioni/mentali; come creiamo la nostra realtà; il nostro "S.A.R." (Sistema Reticolare Attivatore); quali cambiamenti adottare per imboccare la giusta direzione…
Il programma è stato arricchito da Test- aneddoti- simulazioni...
"L’obiettivo prefisso del corso - spiega Claude Moschelli - è di con-sentire ai partecipanti di capire realmente come trovare l’ispirazione per impegnarsi nella giusta direzione per sfruttare al meglio le proprie capacità, che forse nemmeno pensiamo di avere (siamo tutti esseri talentuosi...) e scoprire perché probabilmente finora sono rimaste inespresse. Favorire attraverso la scoperta di nuove attitudini comportamentali e favorendo nuove potenzialità, un nuovo approccio mentale più disponibile ad apportare innovazioni, evoluzioni culturali e comportamentali, volti al raggiungimento di risultati auspicati, abbandonando vecchie credenze limitanti sostituendole con nuove credenze potenzianti al fine di adottare un cambiamento autentico, sostanziale e sostenibile".
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Seminario di studio Provincia Regionale di Siracusa
“LA COMUNICAZIONE PUBBLICA: LINEE DI INTERVENTO COMUNICATIVE PER UN’AMMINISTRAZIONE DI QUALITÀ”

23-24 OTTOBRE 2007
Salone “Costanza Bruno” - Siracusa
Promosso e organizzato da Claude Moschelli
Con il patrocinio della Provincia Regionale di Siracusa

La comunicazione, pubblica e privata, è uno strumento essenziale di uno Stato democratico e moderno. Imprese, liberi professionisti, ma anche ogni singolo cittadino non può prescindere dalle problematiche legate ai rapporti e alle relazioni che le PP.AA, nell’ottica del miglioramento individuale ma anche e soprattutto di crescita collettiva.

FINALITÀ DEL SEMINARIO
L’obiettivo del Seminario è quello di fornire una panoramica sugli strumenti, metodi e servizi di sostegno alla riorganizzazione dei servizi a favore degli utenti, i cittadini e le imprese. si propone di analizzare l’ambito della comunicazione pubblica e, più in generale quella privata (imprese e privati cittadini) allo scopo di fornire un adeguato livello informativo che è anche funzione strategica per la PA centrale e locale che, dopo l’introduzione della legge 150/2000 “Disciplina delle attività di informazione e di comunicazione delle pubbliche amministrazioni" (pubblicata nella Gazzetta Ufficiale n. 136 del 13 giugno 2000), ha inserito nel proprio interno nuovi strumenti e nuove figure professionali specializzate.
Particolare attenzione sarà rivolta alle problematiche comunicative dei cittadini immigrati ed extracomunitari, nei rapporti con gli Uffici pubblici, con proposte concrete per rafforzare la comunicazione al fine di soddisfare ogni richiesta di natura amministrativa e legale, anche in ambito linguistico/traduttivo e legale: a tale scopo verranno illustrate le principali Istituzioni e servizi in Italia per far conoscere l’ordinamento dello Stato Italiano.
Il seminario risponde ad alcune fondamentali domande che oggi si pongono coloro che sono coinvolti nella
gestione della comunicazione aziendale efficace:
• Quali sono le principali tecniche per realizzare processi comunicativi efficaci?
• Come entra in relazione la struttura aziendale con la costruzione di processi comunicativi efficaci?
• Come entra in rapporto la scelta del media con l'effetto della comunicazione?
• Come sviluppare le emozioni per costruire un processo di comunicazione efficace?
• Come valutare l'efficacia della comunicazione?

LE TEMATICHE IN QUESTIONE
Le tecniche della comunicazione;
La funzione sociologica;
La psicologia della “comunicazione”;
La comunicazione per immigrati ed extracomunitari e problematiche linguistiche
Comunicazione e new media;
Funzione di comunicazione nella Pubblica Amministrazione;
Comunicazione interpersonale e cultura dell’organizzazione
Normativa e riforma: dalla Costituzione alla 150/2000;
URP. Ruolo, funzione e missione;
Ufficio Stampa. Portavoce. Ruolo, funzione e missione;
Nuove tecnologie per l’informazione della P.A;
La comunicazione interna: strategie, modalità e strumenti;
La comunicazione pubblica in Europa.



SEMINARIO FORMATIVO

"LA COMUNICAZIONE EFFICACE COME CHIAVE DEL SUCCESSO"
L'importanza dei modelli neurolinguistici nella comunicazione interpersonale

PROVINCIA DI ROVIGO, Sala Consiliare, 13 APRILE 2011
Rovigo, 13 Aprile 2011: "La Comunicazione efficace come chiave del successo"

La straordinaria esperienza formativa svolta presso la Sala Consiliare della Provincia di Rovigo, che il 13 Aprile 2011 ha coinvolto i dipendenti dell'amministrazione per una giornata di formazione sul tema "LA COMUNICAZIONE EFFICACE COME CHIAVE DEL SUCCESSO " (COMUNICAZIONE, PNL, SVILUPPO PERSONALE, gestione degli stati d'animo, ecc.).Il seminario, tenuto con grande padronanza e chiarezza espositiva da Claude Moschelli e promosso con grande interesse dalla Provincia di Rovigo, ha ottenuto largo consenso e un alto livello di soddisfazione dei partecipanti, garantendo il successo dell'iniziativa.

PROGRAMMA SVILUPPATO
Tra gli argomenti trattati, intercalati da simulazioni, casi e test, grande interesse è stato mostrato verso la PNL, il processo di cambiamento e le tecniche di comunicazione e, in particolar modo, il riscontro pratico che in generale tali tematiche hanno negli scambi comunicativi quotidiani.
Nella valutazione complessiva, emersa dal grado di soddisfacimento verificato al termine della giornata, i punti di forza evidenziati sono stati sicuramente il clima d'aula instauratosi e, quindi, l'interazione fra i partecipanti e il docente, la chiarezza espositiva di quest'ultimo, nonché i contenuti trasmessi.
E' vero, altresì, che la maggior parte dei partecipanti ha sottolineato la necessità di approfondire questi importanti argomenti con un un folow up ed ulteriori riferimenti operativi, onde poter acquisire competenze non solo teoriche, ma soprattutto pratiche.
L'esperienza si è pertanto conclusa con l'augurio di poter presto realizzare un nuovo e stimolante evento e approfondire e aggiornare quanto trattato.
INTRODUZIONE ALLA COMUNICAZIONE:
Il territorio; La prossemica; Un modello di comunicazione: la Programmazione Neurolinguistica; La comunicazione paraverbale; La Comunicazione Non Verbale; I segnali DI RIFIUTO nella Comunicazione Non Verbale;Altri segnali di comunicazione non verbale.
PNL E MODELLAMENTO
La Cancellazione; La Generalizzazione; La Deformazione (o distorsione); I sistemi rappresentazionali; Mappa e territorio.
IL SISTEMA RAPPRESENTAZIONALE
Visivo(V); Uditivo(U); Cenestetico; I metaprogrammi; Le nostre motivazioni; Come puntare agli obiettivi.
GERARCHIA DEI BISOGNI UMANI
Le convinzioni; La Calibrazione; Il Ricalco; Il rispecchiamento.
IL PROCESSO DI CAMBIAMENTO
Le potenzialità della nostra mente; La nostra mente: il nostro centro di comando; Intelligenza emotiva; Conscio ed inconscio.
IL CONCETTO DI STUPIDITÀ
Il sistema reticolare attivatore (S.A.R.); Il potere illimitato della mente inconscia.
ASSERTIVITA' E LEADERSHIP
Parlare in pubblico
 
Contenuti
Determinanti per la riuscita dell'evento sono state senz'altro le tematiche affrontate, proposte con sapiente equilibrio fra contenuti teorici e riferimenti operativi e accuratamente scelte per essere utili alla professione del personale provinciale, sia nelle relazioni interpersonali che nell'ottica del miglioramento individuale.
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SEMINARIO FORMATIVO
“IL RUOLO DELLA COMUNICAZIONE NELLA SOCIETÀ DELL’INFORMAZIONE”
11 dicembre 2006  
Sala stampa - Comune di Siracusa

Intelligenza emotiva e successo nel lavoro
La gestione degli stati d’animo

Per avere successo nella vita in genere e nell'ambito lavorativo in particolare, non è sufficiente disporre di un elevato Quoziente Intellettivo o essere competenti da un punto di vista professionale; occorre anche poter disporre di quella che Daniel Goleman chiama "intelligenza emotiva".
Quest'ultima si fonda su due tipi di competenza, una personale - connessa al modo in cui controlliamo noi stessi - e una relazionale, legata al modo in cui gestiamo le relazioni con gli altri. Sono state illustrate le singole componenti di ciascuna delle due competenze e le loro ripercussioni sul contesto lavorativo.
Se ci dovessero chiedere di elencare i fattori che portano un individuo ad avere successo nella vita in genere, e sul lavoro in particolare, probabilmente ai primi posti della lista metteremmo un'intelligenza vivace, una carriera scolastica brillante, precise competenze professionali e, probabilmente, alcuni fattori legati alla sorte, come ad esempio il far parte di una classe sociale abbiente, l'avere un aspetto fisico avvenente e l'essersi imbattuto in circostanze fortuite del tutto favorevoli. Tutto vero, ma non basta. Pensiamo ad esempio ad una persona con una straordinaria intelligenza, brillante dal punto di vista accademico, competente sul piano lavorativo, ma arrogante, irascibile, incapace di trattare con le altre persone e di gestire le proprie emozioni: nonostante le sue competenze professionali e la sua intelligenza, non siamo affatto sicuri che avrà successo nella sua carriera professionale .Da questo punto di vista possiamo dire che, se per accedere ad una determinata professione spesso appaiono prerequisiti importanti l'essere qualificati come persone intelligenti, avere un titolo di studio conseguito a pieni voti, mettere in campo una competenza professionale di prim'ordine, per mantenere e facilitare una carriera lavorativa sono necessarie anche altre caratteristiche. Quali sono? Daniel Goleman, in una fortunata pubblicazione, le raggruppa sotto il termine di "intelligenza emotiva" e le qualifica come un modo particolarmente efficace di trattare se stessi e gli altri.
Tra queste caratteristiche rientrano ad esempio:
- La capacità di motivare se stessi e di continuare a perseguire un obiettivo nonostante le frustrazioni;
- La capacità di controllare gli impulsi e rimandare la gratificazione;
- La capacità di modulare i propri stati d'animo evitando che la sofferenza ci impedisca di pensare;
- La capacità di essere empatici e di sperare.

Più in generale, alla base dell'intelligenza emotiva ci sono due grosse competenze:
- una competenza personale, legata al modo in cui controlliamo noi stessi
- una competenza sociale, legata al modo in cui gestiamo le relazioni con gli altri.
Entrambe le competenze sono caratterizzate da abilità specifiche. In particolare, alla base della competenza personale troviamo la consapevolezza, la padronanza di sé e la motivazione; alla base della competenza sociale troviamo invece l'empatia e le abilità nelle relazioni interpersonali.
Le abilità alla base della "competenza personale"
La consapevolezza di sé
La padronanza di sé
La motivazione
Le abilità alla base della "competenza sociale"

L'empatia
E',  insieme alle abilità nelle relazioni interpersonali, alla base di una delle due grosse competenze su cui si fonda l'intelligenza emotiva nell'ambito della competenza sociale. Essere empatici significa far risuonare dentro di sé i sentimenti degli altri come se fossero i propri e senza dimenticare i propri, in una sorta di vicinanza senza confusione. E' l'accettazione incondizionata degli stati d'animo così come vengono offerti nella relazione. Non si può discutere o negoziare il modo in cui gli altri provano un'emozione. Possiamo discutere o disapprovare i comportamenti, ma non le emozioni sottostanti. Nell'essere empatici, accanto alla condivisione dei sentimenti, c'è anche la valorizzazione degli altri, che si manifesta nel credere nelle persone, nel mettere in risalto e potenziare le loro abilità, nel sostenere la loro autonomia, nel rispettare le loro diversità individuali, etniche e ideologiche, nell'utilizzare le differenze come opportunità al di là di ogni pregiudizio.

La comunicazione
In conclusione, si può affermare che non esiste solo un'intelligenza di tipo cognitivo, ma ne esiste un'altra, di pari importanza, di tipo emotivo - relazionale, che ci consente di capire meglio noi stessi e di interagire in modo più efficace con gli altri. In questo senso è pertanto facile comprendere come per avere successo nella vita in genere e nell'attività professionale in particolare, non sia sufficiente avere un elevato Quoziente Intellettivo o essere competenti da un punto di vista professionale, ma occorra disporre anche di una "intelligenza emotiva" che ci consenta di essere competenti anche da un punto di vista relazionale.


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